Incontro con Silvio Cattarina Palermo |
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Un incontro «per dare gloria ai ragazzi, ai loro genitori, alla tradizione, al papà, alla mamma, per dare gloria a Dio. Per dire che non dobbiamo temere, avere paura, anche di situazioni difficili, dure, del dolore,del male…». «Credo che qualcosa sia veramente cambiato nella mia vita – dice Cattarina in una intervista – quando ho capito che dovevo cominciare a sentire di più il bisogno del mio cuore, il desiderio del mio cuore. Per capire bene i ragazzi dovevo capire bene me stesso». È quello il punto nascosto, invisibile ma potente, da sollecitare, da risvegliare nel tentativo di provocare quel «continuo, grande struggimento» che costituisce il lavoro più profondo, il solo in grado di far amare se stessi e rinunciare a buttarsi via. Una storia che Cattarina racconta in "Torniamo a casa. L’Imprevisto: storia di un pericolante e dei suoi ragazzi". |